PROFILE
L’azienda prende il nome dalla famiglia Buscareto che, di fede ghibellina, scompare intorno al XV secolo per essersi ribellata alla Santa Romana Chiesa. Oggi il Verdicchio di punta è dedicato al capostipite della famiglia, ovvero Ammazzaconte Buscareto. Nel terzo millennio, la nuova azienda nasce grazie all’incontro di due ingegneri informatici, Enrico Giacomelli e Claudio Gabellini, entrambi appassionati di vino. I due investono molto per modernizzare l’intero settore vinicolo. Oggi la tenuta agricola comprende oltre 100 ettari, di cui 70 di vigneti, suddivisi in tre appezzamenti: Ripalta d’Arcevia, sul versante nord della valle dell’Esino, dedicato interamente al Verdicchio; Lacrima, situato in Contrada Sant’Amico di Morro d’Alba; Pianello, dove ha sede l’azienda. Oltre alla produzione di vino, viene effettuata anche quella di olio extravergine di oliva. Negli ultimi anni stanno emergendo diversi problemi legati alle condizioni climatiche. Il vino di punta, l’Ammazzaconte, non è stato infatti prodotto né nel 2011 né nel 2012. Il Tyche, dedicato alla personificazione greca della fortuna, non è uscito nel 2014 e non sarà più prodotto. L’azienda possiede molti vigneti. Tra i più importanti ci sono Montepulciano, Sangiovese, Verdicchio e Lacrima.
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